Piccole grandi storie d’italofone
Claudia Seibusi

Claudia Seibusi

Da sempre affascinata dal mondo erboristico, Claudia è una sommelier del tè certificata che vuole condividere la sua passione con noi ed attraverso i suoi workshops.

Parlaci di te:
Quanti anni hai? La tua età ha influito sul tuo trasferimento?
Ho 33 anni. La mia età non ha influito molto sul mio trasferimento tanto quanto la difficoltà, sempre crescente, nel vivere e sopravvivere in una città come Roma.

Qual è la tua situazione familiare? Ha condizionato le tue scelte?
Appartengo, felicemente, alla classica famiglia “allargata”. Hanno condizionato le mie scelte positivamente visto che mi hanno sempre supportato.

Da dove vieni? Come descriveresti il rapporto con le tue origini?
Sono romana. Il mio rapporto con Roma però è di amore-odio. Adoro la sua bellezza ed i suoi scorci mi mancano moltissimo. Purtroppo però rappresenta una delle città italiane meno vivibili degli ultimi anni. Nonostante ciò sono sempre ben felice di tornarci!

Vivi ancora nel tuo paese d’origine? Cosa consiglieresti a chi è rimasto vicino alle sue origini?
Non vivo da quasi cinque anni nel mio paese di origine però consiglierei a chi è rimasto di godersi tutto quello che le nostre origini ci offrono, consapevole del fatto che prima o poi tornerò anche io.

Cosa ti ha spinto a trasferirti a Berlino o all’estero?
Sicuramente il lavoro. Venivo da un periodo di intolleranza totale nei confronti del mio vecchio lavoro e, non so come, ho trovato la forza di cambiare vita.

Quali difficoltà hai affrontato durante il trasferimento?
Grandi difficoltà non ne ho incontrate ad essere sincera, a parte quelle linguistiche del primo anno. Un po’ perché è stato un trasferimento ben programmato, ed anche perché non mi sono trasferita da sola, ma in compagnia del mio ragazzo. Siamo stati sempre abbastanza fortunati, soprattutto per trovare casa, uno dei tasti dolenti di questa città!

Un consiglio a chi deciderà di fare lo stesso?
A chi vorrà fare lo stesso consiglierei sicuramente di studiare tedesco. Pur essendo una città molto aperta è una lingua che serve, in particolare per avere contatti con gli uffici tedeschi, che non sempre sono disposti a parlare inglese.

Ti manca qualcosa del tuo paese d’origine?
Come già accennato, mi manca moltissimo la bellezza estetica della mia città così come supplì e pizza!

Quale aspetto di te hai perso, acquisito o modificato che ti hanno aiutato nella tua attuale situazione?
Non ho perso nulla di me. Ho piuttosto arricchito ed ampliato gran parte delle mie conoscenze. Questo mi ha aiutata a crescere e modificare moltissimo le mie prospettive.

C’è una comunità italofona nella città in cui ti trovi? Sei attiva/o nella tua comunità?
Ci sono molteplici comunità italofone a Berlino che seguo costantemente, anche se non sono stata propriamente attiva ecco. Con voi di Bellezze a Berlino, invece, mi sono da subito sentita a mio agio nel condividere e far parte del vostro entusiasmo. Spero che riusciate ad imprimere la vostra firma!

Adesso parliamo di lavoro:
Di cosa ti occupi attualmente?
Attualmente propongo workshops online sul mondo del tè, in italiano e in tedesco, visualizzabili sul mio sito. La sera invece lavoro come cameriera in un ristorantino.

Com’è nata la passione, o l’idea, per la tua attività?
È nato tutto durante il primissimo lockdown del 2020, durante il quale lavoravo già da due anni come commessa per un’azienda di tè. Sono sempre stata affascinata dal mondo erboristico fin dai tempi universitari e, trovandomi in cassa integrazione, ne approfittai per approfondire l’argomento. Lo scorso agosto ho conseguito il titolo di Tea Sommelier presso la Berlin Tea Academy. Così, da gennaio, ho intrapreso questo nuovo percorso da libera professionista con Eattea, che spero tantissimo possa diventare la mia attività a tempo pieno!

Come gestisci l’equilibrio tra vita privata e lavorativa?
Ho sempre gestito molto bene le due cose. Pur essendo un po’ stacanovista adesso sto migliorando…

Qual è il tuo strumento di lavoro preferito?
La comunicazione direi. Non ne potrei fare a meno! Ho sempre lavorato a contatto con il pubblico: dal turismo alla vendita ed ora in un ristorante.

“Fare sempre ciò che ci piace fare, evitando di essere qualcos’altro!”

Ti andrebbe di condividere con noi uno degli ostacoli, e una soddisfazione, della tua vita lavorativa?
L’ostacolo più grande della mia vita lavorativa è sempre stato il disagio nel quale mi trovavo a chiedere un giorno di ferie o un’ora di permesso ai miei ex datori di lavoro. La soddisfazione più grande invece è stata la fiducia che mi venne data durante un colloquio dalla mia poi futura shop manager. Pur non essendo convinta delle mie capacità linguistiche, decise di assumermi, dandomi la possibilità di fare passi da gigante con il tedesco in pochissimo tempo!

Vorresti condividere con noi un consiglio che ti è stato offerto nella tua vita lavorativa?
“Claudia, serve diplomazia sul lavoro!”: è la frase che mi ripeto costantemente prima di qualsiasi cosa, detta più volte dal mio ragazzo.

Qualcuno ti ha ispirato o aiutato nella scelta della tua attività?
L’ispirazione è nata dalla volontà di voler fare quello che più mi piace: trasmettere la mia passione per il tè. L’aiuto più grande è stata la fiducia che il mio ragazzo mi ha dato, senza considerarmi matta.

Quale consiglio daresti a una persona che vuole intraprendere un lavoro o una carriera come la tua?
Fate sempre il possibile per realizzare le idee, anche apparentemente stupide, che vi vengono in mente. Bisogna cogliere quel momento e buttarsi con coraggio! Si può sempre tornare indietro e non è mai sinonimo di sconfitta. 

Ciao a tutti! Benvenuti nella nostra comunità! Ho vissuto tanto a Berlino e, conoscendola bene, ho deciso di aiutare altri expat a navigare più facilmente questa città grazie ad interviste di chi ha avuto esperienze simili o utili consigli.